I Celti occuparono questo luogo e nel V secolo il re di Munstervi, per poter controllare da qui gran parte dell’Irlanda meridionale, eresse un forte di pietra. Da qui il nome: Cashel, versione anglicizzata del termine gaelico “caiseal”. Situato vicino alla strada nazionale N8, il villaggio è un centro abitato del South Tipperary, nelle midlands meridionali d’Irlanda, che richiama ogni anno migliaia di visitatori. I turisti vengono a vedere uno dei monumenti più simbolici di tutta l’Irlanda: la Rocca di Cashel, che domina la pianura di Tipperary per miglia e miglia.
Le prime notizie storiche, risalenti al IV secolo, asseriscono che la zona fu occupata dal clan Eoghanachta che, proveniente dal Galles, conquistò gran parte del Munster divenetando così “signore” della regione. Per circa quattrocento anni la rocca contese a Tara la qualifica di “centro di potere d’Irlanda”. L’arrivo di S.Patrizio nel V secolo portò alla cristianizzazione del clan a seguito della conversione del leader Aengus e da questo momento la rocca iniziò ad essere conosciuta come St. Patrick’s Rock.
La figura di S. Patrizio è protagonista di numerose leggende che avvolgono la rocca e i luoghi di Cashel: si racconta, per esempio, che proprio grazie all’opera di S. Patrizio la rocca fu donata alla Chiesa da un re irlandese. Durante il battesimo del re, S. Patrizio trafisse accidentalmente con il suo pastorale il piede del sovrano che, ritenendo ciò parte di un rituale di coraggio, afferrò il bastone e si perforò il piede. Un’altra leggenda narra che S. Patrizio colse in questo luogo un trifoglio di cui si servì per spiegare il mistero della Santissima Trinità al re di Munster. Da qui, il trifoglio divenne simbolo d’Irlanda.
Nel X secolo la Rocca fu conquistata dagli O’Brien che donarono quest’ultima alla Chiesa per impedire la sua riconquista da parte del clan rivale degli Eoghanachta. Nel 1647 l’esercito inglese, comandato da Oliver Cromwell, saccheggiò e devastò l’abbazia che successivamente, nel XVIII secolo, venne rilevata dalla Chiesa protestante che la usò come luogo di culto per una ventina d’anni. Il tetto della rocca crollò alla fine del XVIII secolo e tutt’oggi si presenta come allora.
Dalla rocca si gode un paesaggio molto suggestivo: le rovine, modestamente conservate, sono circondate da un esteso prato collinare puntinato di croci gaeliche. Queste ultime testimoniano un’antica abitudine irlandese di ricavare tombe tra (e talvolta nelle) rovine delle antiche Chiese in un ordine apparentemente casuale.
Cashel è notevolmente apprezzata dai fotografi per la scenografia della rocca e per la mutabilità del paesaggio circostante, soprattutto durante il cambio delle stagioni.