Benvenuto nel nostro mondo di avventure e scoperte!

  • Cosa visitare durante il proprio primo viaggio in Messico

    Il Messico è una destinazione affascinante che offre una vasta gamma di esperienze ai viaggiatori di tutti i tipi. Se stai pianificando il tuo primo viaggio in Messico e sei alla ricerca di destinazioni popolari e imperdibili, ecco alcune idee assolutamente da tenere in considerazione:

    La Yucatán

    La penisola dello Yucatán è rinomata per le sue incredibili spiagge di sabbia bianca e acque cristalline. Luoghi come Cancún, Cozumel e Tulúm sono tra le mete balneari più rinomate del Messico. Se desideri esplorare oltre le spiagge, puoi dirigerti nell’entroterra per visitare le rovine Maya, tra cui le famose Chichén Itzá.

    Città del Messico

    La capitale del Messico, Città del Messico, offre una ricca esperienza culturale e storica. Sebbene possa essere caotica, la città vanta una vasta gamma di attrazioni, tra cui i quartieri alla moda come La Zona Rosa e La Condesa. Inoltre, puoi facilmente fare una gita di un giorno alle antiche piramidi di Teotihuacán.

    Los Cabos

    Situato sulla punta della Baja California, Los Cabos è un’alternativa affascinante alle spiagge della Yucatán. Con le sue spettacolari spiagge e il vivace centro di Cabo San Lucas, è una destinazione popolare per i viaggiatori in cerca di relax e divertimento.

    Guadalajara

    Guadalajara, la seconda città più grande del Messico, è rinomata per la sua cultura vibrante e la sua deliziosa cucina. Puoi esplorare il centro storico della città, ascoltare il mariachi e fare una gita al vicino villaggio di Tequila per conoscere il processo di produzione di questa famosa bevanda.

    Oaxaca

    Oaxaca è una destinazione sempre più popolare per i viaggiatori che desiderano esplorare la cultura messicana autentica. Con le sue tradizioni uniche e le magnifiche spiagge della costa del Pacifico, offre un’esperienza indimenticabile per coloro che cercano avventura e autenticità.

    Dove dovrei andare per la mia prima volta in Messico? Mentre alcuni viaggiatori preferiscono visitare una destinazione “facile” come Cancún o Los Cabos per il loro primo viaggio in Messico, altri preferiscono un luogo più complesso o culturale, come Città del Messico o Guadalajara. Il mio consiglio è di non pensarci troppo: il vostro primo viaggio in Messico quasi certamente non sarà l’ultimo!

    Come dovrei prepararmi per la mia prima volta in Messico? Anche se le persone nelle aree turistiche del Messico possono parlare inglese, essere in grado di parlare e capire un po’ di spagnolo renderà la vostra vita molto più facile durante il viaggio attraverso il Messico. Inoltre, vi consiglio di familiarizzare con i piatti messicani popolari e di pianificare di non confinarvi in un resort.

    Qual è il posto più bello e sicuro del Messico? Situate sulla penisola dello Yucatán non lontano da Cancún e Cozumel, Mérida è generalmente considerata la città più sicura del Messico; è anche conosciuta come una città pulita e bella. Se volete fare un viaggio in Messico senza ansie, questo sarebbe un ottimo posto per iniziare i vostri viaggi, anche se poi finirete per esplorare altri luoghi.

    In definitiva, il Messico è un paese affascinante e diversificato che offre qualcosa per tutti i gusti. Che tu sia interessato alle spiagge paradisiache, alla ricca storia e cultura o alla cucina deliziosa, il Messico non ti deluderà. Prepara il tuo passaporto e preparati per un’avventura indimenticabile in una delle destinazioni più affascinanti del mondo.

  • Phan Thiet, due cose da fare in questa città del Vietnam

    Phan Thiet, una delle gemme nascoste del Vietnam, incanta i visitatori con la sua combinazione di storia affascinante e bellezze naturali mozzafiato. Situata sulla costa, questa città costiera è una fuga perfetta dal trambusto delle vicine Hanoi e Saigon. Capitale della provincia di Binh Thuan, Phan Thiet ospita quasi 250.000 abitanti e offre un mix vibrante di cultura locale e atmosfera rilassata. Nonostante l’economia sia strettamente legata alla pesca e alla produzione ittica, le sue spiagge mozzafiato e i resort di lusso stanno attirando sempre più turisti, trasformando Phan Thiet in una destinazione imperdibile del Vietnam.

    La storia di Phan Thiet affonda le sue radici nell’antico regno di Champa. Nel corso dei secoli, l’area è cresciuta in importanza fino a diventare un distretto autonomo e, successivamente, una provincia a sé stante. Grazie ai regni imperiali che hanno governato la regione, come quello dell’Imperatore Minh Mang e dell’Imperatore Thanh Thai, Phan Thiet è cresciuta e si è sviluppata, diventando il fiore all’occhiello della provincia di Binh Thuan.

    Le dune di sabbia

    Queste dune uniche sono un vero spettacolo naturale e una delle attrazioni più iconiche di Phan Thiet. Situate a pochi chilometri dalla città, le dune di sabbia rosse e bianche creano un paesaggio surreale che sembra uscito da un altro mondo. Puoi esplorarle a piedi, in jeep o addirittura con un’emozionante discesa in sandboarding. Il momento migliore per visitarle è durante il tramonto, quando i colori caldi del cielo si riflettono sulla sabbia, creando un’atmosfera magica e indimenticabile.

    Il villaggio di pescatori di Mui Ne

    Immerso nella cultura locale, il villaggio di pescatori di Mui Ne offre un’esperienza autentica della vita tradizionale vietnamita. Qui puoi osservare i pescatori al lavoro mentre tirano le reti e riparano le barche, e immergerti nella vivace atmosfera del mercato del pesce, dove troverai una vasta selezione di frutti di mare freschi appena pescati. Non perderti l’opportunità di gustare deliziosi piatti di pesce nei ristoranti locali lungo la costa, preparati con ingredienti freschi e genuini.

    Il clima tropicale di Phan Thiet regala agli visitatori condizioni ottimali per esplorare la regione tra settembre e maggio, con meno piogge in mesi come febbraio o maggio. Le principali attrazioni della città sono un mix di economia ittica e bellezze naturali. Le dune di sabbia rossa e bianca, il pittoresco villaggio di pescatori di Mui Ne e la maestosa montagna di Tai Cu sono solo alcune delle esperienze uniche che Phan Thiet ha da offrire. Gli amanti dell’avventura possono godersi escursioni in moto da cross o voli in mongolfiera per ammirare il panorama mozzafiato dall’alto.

    La cucina di Phan Thiet riflette la sua posizione costiera, con una vasta selezione di piatti a base di pesce fresco. Lungo la costa di Mui Ne, i ristoranti offrono una deliziosa varietà di piatti locali e internazionali, soddisfacendo ogni palato. Con la sua storia ricca, le sue bellezze naturali e la sua vibrante cultura locale, Phan Thiet è una tappa imperdibile per chiunque desideri esplorare il Vietnam al di là dei soliti circuiti turistici.

  • Cusco Peru: tre cose da vedere assolutamente

    Cusco, ex capitale dell’Impero Inca, è una città affascinante, con il suo centro storico lastricato, chiese maestose e rovine antiche che conferiscono un tocco magico al viaggio. I festival culturali, come il Señor de los Temblores e l’Inti Raymi, celebrati durante tutto l’anno, evidenziano l’eclettico patrimonio spagnolo-indigeno della regione, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e ricca di storia. Il clima di alta montagna di Cusco porta con sé una stagione delle piogge, da dicembre a marzo, caratterizzata da brevi tempeste e cieli nuvolosi, mentre la stagione secca, da giugno ad agosto, offre giornate soleggiate e piacevoli.

    Entrambe le stagioni offrono vantaggi e svantaggi: la stagione secca è il momento più popolare per visitare Cusco, con condizioni meteorologiche favorevoli, ma con attrazioni affollate. D’altra parte, la stagione delle piogge offre un’atmosfera più tranquilla, ma è soggetta a ritardi nei viaggi a causa del maltempo. Circondata da maestose cime andine e situata nella valle di Huatanay, Cusco continua a incantare i visitatori con la sua ricca storia e la sua bellezza senza tempo, essendo anche un punto di partenza cruciale per chi si dirige verso Machu Picchu.

    Plaza de Armas

    Cuore pulsante della città, la Plaza de Armas è circondata da edifici storici e rappresenta il centro sociale e culturale di Cusco. Qui puoi ammirare la Cattedrale di Santo Domingo, un imponente esempio di architettura coloniale, e la Chiesa della Compagnia di Gesù, famosa per i suoi interni lussuosi e la ricca decorazione barocca. Con le sue panchine all’ombra degli alberi e le bancarelle di souvenir, la Plaza de Armas è anche il luogo ideale per rilassarsi e immergersi nell’atmosfera vivace della città.

    Sito archeologico di Sacsayhuamán

    Situato a breve distanza dal centro di Cusco, questo sito archeologico offre uno sguardo affascinante sull’antica civiltà Inca. Le massicce mura di pietra, alcune delle quali pesano più di 100 tonnellate, sono un’impressionante testimonianza delle abilità architettoniche degli Inca. Oltre alla vista mozzafiato sulla città di Cusco, qui puoi esplorare i complessi labirinti di passaggi e le piattaforme cerimoniali, immergendoti nella storia millenaria di questa regione.

    Mercato di San Pedro

    Per un assaggio autentico della vita quotidiana a Cusco, non c’è posto migliore del Mercato di San Pedro. Questo vivace mercato coperto è un tripudio di colori, odori e sapori, con bancarelle che vendono frutta fresca, verdura, carne, pesce, spezie e artigianato locale. È anche un ottimo posto per gustare del cibo tradizionale peruviano, come il ceviche, l’anticuchos (spiedini di carne) e la chicha morada (una bevanda analcolica a base di mais viola). Esplorare il Mercato di San Pedro è un’esperienza sensoriale che ti permette di entrare in contatto con la vita quotidiana e la cultura culinaria del Perù.

    Cusco (Cuzco) è una destinazione che merita almeno qualche giorno di esplorazione, con la sua storia affascinante, i suoi festival culturali vibranti e il suo clima unico. Sia che si visiti durante la stagione delle piogge o quella secca, questa città incantata lascia un’impronta indelebile nel cuore di chiunque la visiti, offrendo un’esperienza indimenticabile nel cuore delle Ande peruviane.

  • 9 attività da fare sull’Himalaya

    La catena himalayana, caratterizzata da paesaggi spettacolari, è una delle mete turistiche internazionali più ammirate al mondo, con interessanti attività in attesa di essere esplorate. L’Himalaya è un massiccio montuoso dell’Asia meridionale, noto come “dimora delle nevi” in sanscrito, situato a nord del bassopiano indo-gangetico e a sud dell’altopiano del Tibet.  La grandiosità naturale delle montagne, la popolazione locale, la ricca fauna selvatica hanno attratto milioni di turisti negli ultimi anni.

    L’Himalaya non è solo una località di montagna. Oltre 40 milioni di persone vivono qui, e la loro cultura ti spingerà a volerne sapere di più. Il cuore pulsante di diverse comunità, culture e percorsi di pellegrinaggio rende la catena himalayana un luogo ideale per mettere alla prova i tuoi limiti e avventurarti nella natura selvaggia. Ecco 10 attività che potresti voler provare durante l’esplorazione dell’Himalaya.

    1. Rafting

    Ci sono molte gole che si originano dalla cima delle montagne dell’Himalaya, il che significa che il rafting è esattamente ciò di cui hai bisogno per sentirti vivo. Il fiume Gange è ottimo per il rafting; turbolento e piuttosto impegnativo, ci sono spedizioni disponibili sia per professionisti che per principianti.

    1. Trekking

    Il trekking è probabilmente la tipologia di attività più comune da provare nell’Himalaya. Ci sono varie rotte disponibili sia per alpinisti esperti che principianti. Alcune delle più conosciute sono il circuito Annapurna, la regione di Langtang, il circuito del monte Kangchenjunga e, naturalmente, il circuito del monte Everest.

    1. Heli-skiing

    Lo heli-skiing è una tipologia di attività che ha guadagnato molta popolarità negli anni nell’Himalaya. In particolare, l’Himachal Pradesh offre diverse opzioni imbattibili. Gli sciatori vengono trasportati con un elicottero  da dove saltano sulla neve e scivolano in discesa.

    1. Safari con i yak

    Questa attività è esclusiva della regione del Ladakh nell’Himalaya. Gli yak sono animali massicci nativi del Ladakh, e molti viaggiatori ne sono affascinati. In India, gli yak venivano usati una volta per esplorare terreni difficili; oggi, questi animali attirano molti turisti interessati a conoscere di più sulla loro storia.

    1. Sci

    Nessun viaggio nell’Himalaya può considerarsi completo senza testare le piste di Kumaon e Gahwal in inverno. Questa località sciistica stagionale è diventata molto famosa in India; da dicembre a marzo le condizioni meteorologiche sono perfette per questa attività. Per affrontare varie condizioni del terreno, cerca i migliori sci all-mountain disponibili e scegli quello che ti sembra più adatto al tuo livello di allenamento sugli sci.

    1. Mountain biking

    Non tutte le rotte himalayane sono destinate all’escursionismo e al trekking. Alcune sono eccellenti anche per il ciclismo. Le catene di Zanskar e Pir Panjal sono luoghi ideali per testare questo sport, anche se ti consigliamo di fare attenzione; a un certo punto, i sentieri potrebbero diventare un po’ complicati. Il percorso collega la valle di Kullu al Ladakh ed è anche la strada più alta percorribile al mondo.

    1. Escursionismo

    L’Himalaya ha alcune delle migliori destinazioni escursionistiche al mondo, compreso il più alto, l’Everest. Tuttavia, il luogo più superbo di tutti è la valle di Har Ki Doon in India. Coperta da fioriture himalayane e catene montuose imponenti, assicurati di andare nella stagione calda per ammirare lo spettacolo.

    1. Cabinovia

    La Gulmarg Gondola è la seconda cabinovia più alta al mondo e la più lunga dell’Asia. Le corse offrono ai viaggiatori paesaggi incredibili. Tieni pronta la fotocamera, poiché vorrai immortalare ogni istante di questa esperienza straordinaria.

    1. Camping

    Le valli e le montagne dell’India e della catena himalayana offrono una sorprendente selezione di luoghi per il campeggio e il tempo libero. Dai massi solitari alle foreste verdi, si tratta di trovare il momento e il luogo giusti per dormire sotto il cielo cristallino. Alcuni dei migliori e più accessibili siti per il campeggio si trovano in Nepal, anche se Uttaranchal e l’Himachal Pradesh sono ottime alternative.

    L’Himalaya ha attrazioni, paesaggi e attività per tutti i tipi di viaggiatori. Che tu sia un cercatore d’avventura desideroso di provare il parapendio, o preferisca dedicarti solo al ciclismo, una volta che metterai piede in questo bellissimo territorio asiatico, non vorrai più andartene. Tralasciando le incredibili attività, l’Himalaya è una terra sacra ricca di santuari, templi e una cultura buddhista che susciterà molta curiosità.

  • Viaggiare con il gatto: cosa c’è da sapere?

    Come essere sicuri che durante un viaggio, il nostro piccolo amico felino se la passi nel miglior modo possibile? Viaggiare con gatti a seguito non è certo cosi semplice come potrebbe pensare. I gatti sono amanti del proprio ambiente e delle proprie abitudini e per questo motivo, un viaggio, potrebbe essere per loro molto stressane, a meno ché non li abituiate. Per iniziare, se il viaggio da affrontare è breve, l’idea migliore sarebbe quella di lasciare il gatto in casa. In caso contrario, per diminuire lo stress di un viaggio, il nostro gatto deve viaggiare nel modo più comodo e sicuro possibile. Specialmente se parte del viaggio dovrà essere effettuata in aereo a bordo di un vettore che disponga di servizi per il trasporto del nostro animale domestico.

    Come regola principale, il gatto dovrà viaggiare all’interno di una gabbia che gli permetta di potersi muovere con facilità. Per attenuare lo stress del viaggio, gli specialisti raccomandano di somministrare tranquillanti naturali come la Valeriana. Appena tre gocce prima di viaggiare saranno sufficienti. Attenzione a non confondere i tranquillanti consigliati con i sonniferi, assolutamente non raccomandati. In linea di massima, i tranquillanti hanno un effetto di circa quattro ore. E’ importante che il nostro amico a quattro zampe viaggi in uno spazio comodo e ben ventilato.

    Un errore nel quale ci si imbatte spesso è quello di alimentare il gatto poco prima di intraprendere il volo; è consigliato non faro per evitare che possa vomitare. Piuttosto che il cibo bisogna assicurarsi che il gatto viaggi ben idratato. Se il viaggio da affrontare sarà in macchina, è consigliabile fare prima qualche giro affinché si possano osservare le reazioni dell’animale e abituarlo un po per volta. Qualora si viaggi spesso in macchina invece, sarebbe un’ottima idea quella di abituarlo fin da piccolo.

    Per finire, una volta giunti a destinazione, la cosa migliore sarà quella di dargli poco cibo, almeno finché non si sarà tranquillizzato, e sempre, dargli ciò che abitualmente mangia anche in casa.

  • Come risparmiare sul cambio valuta durante i viaggi

    Cambiare valuta quando si viaggia all’estero può essere un’operazione complessa, e spesso i turisti rischiano di incappare in tariffe esose e truffe poco trasparenti. Tuttavia, esistono alcuni accorgimenti che possono aiutare a evitare queste situazioni spiacevoli, garantendo un risparmio notevole e una gestione oculata dei propri soldi durante il viaggio.

    Evitare di cambiare valuta nei luoghi di soggiorno

    Alberghi, ostelli e uffici di cambio presenti nelle zone turistiche possono sembrare opzioni comode per convertire la propria valuta, ma spesso comportano costi extra nascosti. Le tariffe applicate in questi luoghi tendono ad essere meno vantaggiose e possono comportare commissioni aggiuntive sul totale convertito.

    Diffidare dagli ambulanti

    L’approccio di persone che offrono il cambio di valuta per strada deve sollevare un campanello d’allarme. Questi individui potrebbero essere truffatori che applicano tassi di cambio sfavorevoli o addirittura potrebbero rubare i soldi senza lasciare scampo. È sempre meglio rivolgersi a istituzioni ufficiali e autorizzate per effettuare il cambio valuta.

    Confrontare e valutare più opzioni

    Prima di effettuare la conversione, è consigliabile confrontare diversi uffici di cambio, banche o uffici postali. I tassi di cambio possono variare considerevolmente tra i vari operatori, anche se si trovano sulla stessa strada o nella stessa area. Questa ricerca preliminare può consentire di individuare l’opzione più vantaggiosa e risparmiare considerevoli somme di denaro.

    Attenti alle commissioni nascoste

    Gli uffici di cambio applicano spesso commissioni in modi diversi: una commissione fissa o una percentuale sul totale convertito. È importante comprendere come queste commissioni influenzino la transazione. Ad esempio, per cambiare grandi somme, la commissione fissa può risultare trascurabile, ma per importi più bassi potrebbe incidere maggiormente sul tasso effettivo di cambio.

    Valutare la differenza tra valori di acquisto e vendita

    Osservare attentamente la differenza tra i valori di acquisto e vendita della valuta può fornire indicazioni cruciali. Un divario superiore al 5% tra i due valori potrebbe suggerire pratiche poco trasparenti o tassi non convenienti. È consigliabile fare attenzione e informarsi adeguatamente prima di effettuare la conversione.

    Ridurre le transazioni al minimo indispensabile

    Ogni transazione comporta spese aggiuntive, soprattutto quando si tratta di cambiare valuta o prelevare denaro da sportelli bancomat all’estero. Pertanto, è consigliabile pianificare e cercare di ridurre al minimo il numero di transazioni, calcolando con attenzione la quantità di denaro necessaria per il viaggio al fine di evitare costi eccessivi.

    Tenendo presente questi consigli e approfondendo la conoscenza sulle pratiche di cambio valuta, è possibile ottimizzare il processo di conversione, risparmiare denaro e godersi appieno l’esperienza di viaggio senza preoccupazioni finanziarie.

  • I vantaggi del viaggiare da soli

    Una delle decisioni più difficili da prendere, sulla quale sicuramente vi sarete più volte soffermati è: meglio viaggiare da soli o in compagnia? I fattori da valutare sono molteplici con considerevoli pro e contro per entrambe le alternative. Se proprio non siete in grado di decidere, potreste pur sempre trascorrere in solitario almeno una parte del viaggio. Se invece avete deciso di partire in compagnia, sappiate che c’è sempre il rovescio della medaglia, quindi, valutate sempre ogni vostra decisione.

    Supponiamo di voler viaggiare da soli

    Se è la vostra prima volta, come ogni cosa, potrebbe essere la scelta che più intimidisce ma potenzialmente, sarà anche quella che potrà portarvi maggiori soddisfazioni. E detto tra chi di viaggi solitari ne ha affrontati parecchi, non è poi cosi male come sembra. Chiariamo subito un punto fondamentale: partire da soli non vuol dire che lo sarete durante l’intero viaggio, anzi.

    Molti affermano che il viaggiare da soli tenda a tirar fuori quel lato estroverso della persona che solitamente risulta essere celato dietro quella bestia chiamata timidezza. Ovunque sarete, incontrerete molti altri viaggiatori, anche solitari, che saranno ben felici di unirsi a voi. Dal punto di vista economico anche il soggiorno può diventare più economico visto che le camere doppie costano meno che quelle singole.

    Un fattore per legare inizialmente è sicuramente “la meta“. Se vi siete incontrati sul posto, vuol dire che condividete come minimo la voglia di visitare lo stesso posto, lo stesso monumento o ciò che sia. Se la vostra prima esperienza dovesse comunque rivelarsi “noiosa” sappiate che potrete unirvi in qualsiasi momento a un tour di gruppo e ritrovarvi all’improvviso, circondati da nuovi compagni di viaggio.

    Quali sono i vantaggi del viaggiare da soli

    Daremo ora una risposta a questo interrogativo che molti si pongono. Sicuramente imparerete molto su voi stessi, scoprirete cosa vi piace e cosa non vi piace realmente. Potrete anche scegliere senza incertezze o condizionamenti. Spesso accade che essendo in gruppo, ci sia sempre quello che vuole mettere una nuova spunta sulla sua lista dei “To Do” o “To View” e magari trascorrerete il pomeriggio in un noioso museo che non avreste mai visitato da soli. Potreste quindi approfittare del tempo “risparmiato” per fare dell’altro.

    Sarete così più attenti e disponibili nel notare anche le piccole cose che accadono attorno a voi. Con più tempo a disposizione per riflettere inoltre, potrete dedicarvi meglio al vostro diario di viaggio, sempre che ne abbiate uno (se non lo avete, dovreste valutare l’opzione di crearne uno tutto vostro). Se vi piace la fotocamera, avrete sicuramente più tempo per scattare fotografie migliori, senza nessuno che vi metta fretta; avrete anche più tempo per leggere ed entrare più in profondità con quella che è la cultura locale. In definitiva, assorbirete di più dal paese in cui state viaggiando.

    Inoltre, i viaggiatori solitari possono avere la possibilità di fare ritorno a casa con l’agenda piena di contatti da ogni posto in cui si è stati. Per molti versi, viaggiare significa anche esplorare le proprie possibilità, dopotutto, il viaggio è il vostro, perché quindi scendere a compromessi?

  • Itinerario: Cosa visitare ad Anversa, in Belgio

    Nel 1993 Anversa fu consacrata come la Capitale Europea della Cultura, ergendosi come la seconda città più importante del Belgio dopo l’imponente Bruxelles, e vantando il primato come la più grande tra le città delle Fiandre. Questo luogo intriso di storia e cultura si erge maestoso lungo le sponde del fiume Schelda, preservando il retaggio del celebre pittore Rubens, la cui nascita risale al IV secolo e che oggi funge da principale porto belga.

    Il cuore pulsante di questa città affascinante è la Grote Markt, una piazza antichissima dalla singolare forma triangolare, teatro di innumerevoli celebrazioni attraverso i secoli in onore di questa meravigliosa città. Al suo centro, suscita curiosità la fontana che, ispirandosi al mito dell’origine della città, vede Brabo elevare verso il cielo un trofeo dal sapore quasi macabro: una mano recisa, posata su un cumulo di rocce. L’edificio del municipio, risalente al XV secolo, rappresenta l’apice dello stile fiammingo, con accenni al Rinascimento italiano. Adornando il lato sud-est della piazza, svetta la maestosa cattedrale gotica di Onze Lieve Vrouw, proiettando la sua imponente ombra sul resto della piazza.

    Lo spirito dell’illustre figlio di Anversa, il pittore Pieter Paul Rubens, permea ogni angolo della città, sia nella statua eretta in suo onore a Groenplaats, che nelle molteplici chiese impreziosite dalle sue opere. Anversa si rivela un autentico paradiso artistico, con una miriade di musei: dal Museo delle Belle Arti, custode di innumerevoli capolavori dei maestri fiamminghi, al Museo di Arte Contemporanea (MUHKA) con la sua collezione di arte belga dal 1970 a oggi, fino al Museo Mayer van den Bergh, sito nelle vicinanze della Stazione Centrale, concentrato interamente sulla collezione d’arte personale di Fritz Mayer van den Bergh, che include sculture medievali, miniature, arazzi e dipinti.

    Il quartiere di Zurenborg rappresenta un’altra imperdibile tappa, un’incredibile vetrina di stili come l’Art Nouveau e il Neoclassicismo, con mosaici e imponenti vetrate dalle curve sinuose, a simboleggiare e commemorare l’immensa ricchezza artistica e culturale della città.

    Una piacevole passeggiata lungo le rive del fiume Schelda conduce allo Steen, un castello che risale al 1200, ricostruito nel XVII secolo da Carlo V, l’edificio più antico di Anversa che ospita al suo interno il Museo Nazionale Marittimo.

    Al termine di una giornata di esplorazione, Anversa vi accoglie con una notte vibrante di vita. Seduti in uno dei numerosi ristoranti eccellenti, potrete deliziare il palato con le prelibatezze belghe: patatine, cozze, birra e cioccolato.

  • In viaggio verso Tallinn, la capitale dell’Estonia

    Chiamata anche “la Praga del Nord”, Tallinn è una magnifica città che si sta incamminando a passi decisi sulla strada del turismo e del divertimento, proponendosi come nuova meta per giovani fashion, senza avere nulla da invidiare nei confronti di città più blasonate come Londra o Berlino. La city, tutta costruzioni anni Novanta, è nata a ridosso del centro storico, ed è caratterizzata da grattacieli, uffici e immancabili centri commerciali. Ma chi preferisce l’architettura tradizionale, deve passeggiare per Vanalinn (la Città Vecchia).

    Qui è tutto un susseguirsi di mura, chiese, palazzi arroccati gli uni agli altri e considerati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. I luoghi di maggior interesse artistico, nella parte vecchia, sono la Raekoja Plats (la Piazza del Municipio); la via Pikk (via lunga); i numerosi palazzi dei ricchi mercanti; le chiese di Sant’Olaf e di San Nicola; il gotico Palazzo Comunale. Passo dopo passo, ci si inerpica fin su alla collinetta di Toompea, il belvedere più panoramico della città, dal quale si gode la vista dei tetti e dei vicoli, dei grattacieli e delle chiese fino a raggiungere il mare. Toompea ha un dislivello di circa 48 metri sul livello del mare e, secondo la leggenda, sarebbe il luogo in cui fu sepolto l’eroe nazionale Kalev.

    Se nel passato era il simbolo della dominazione straniera (qui si stabilirono i funzionari danesi e tedeschi), oggi è l’emblema stesso dell’Estonia, avendovi trovato posto il Governo e il Riigikogu (Parlamento) estoni. Da non dimenticare una visita alla superba Cattedrale ortodossa dedicata a Alexander Nevskij, in Lossi plats (Piazza del Castello). Questo luogo è anch’esso un simbolo: quello che pone l’Estonia a cavallo tra Europa e Russia, tra modernità e passato, ognuno con il suo carico di promesse e di incanto.

  • Cashel e la sua Rocca (Rocca di San Patrizio)

    I Celti occuparono questo luogo e nel V secolo il re di Munstervi, per poter controllare da qui gran parte dell’Irlanda meridionale, eresse un forte di pietra. Da qui il nome: Cashel, versione anglicizzata del termine gaelico “caiseal”. Situato vicino alla strada nazionale N8, il villaggio è un centro abitato del South Tipperary, nelle midlands meridionali d’Irlanda, che richiama ogni anno migliaia di visitatori. I turisti vengono a vedere uno dei monumenti più simbolici di tutta l’Irlanda: la Rocca di Cashel, che domina la pianura di Tipperary per miglia e miglia.

    Le prime notizie storiche, risalenti al IV secolo, asseriscono che la zona fu occupata dal clan Eoghanachta che, proveniente dal Galles, conquistò gran parte del Munster divenetando così  “signore” della regione. Per circa quattrocento anni la rocca contese a Tara la qualifica di “centro di potere d’Irlanda”. L’arrivo di S.Patrizio nel V secolo portò alla cristianizzazione del clan a seguito della conversione del leader Aengus e da questo momento la rocca iniziò ad essere conosciuta come St. Patrick’s Rock.

    La figura di S. Patrizio è protagonista di numerose leggende che avvolgono la rocca  e i luoghi di Cashel: si racconta, per esempio, che proprio grazie all’opera di S. Patrizio la rocca fu donata alla Chiesa da un re irlandese. Durante il battesimo del re, S. Patrizio trafisse accidentalmente con il suo pastorale il piede del sovrano che, ritenendo ciò parte di un rituale di coraggio, afferrò il bastone e si perforò il piede. Un’altra leggenda narra che S. Patrizio colse in questo luogo un trifoglio di cui si servì per spiegare il mistero della Santissima Trinità al re di Munster. Da qui, il trifoglio divenne simbolo d’Irlanda.

    Nel X secolo la Rocca fu conquistata dagli O’Brien che donarono quest’ultima alla Chiesa per impedire la sua riconquista da parte del clan rivale degli Eoghanachta. Nel 1647 l’esercito inglese, comandato da Oliver Cromwell, saccheggiò e devastò l’abbazia che successivamente, nel XVIII secolo, venne rilevata dalla Chiesa protestante che la usò come luogo di culto per una ventina d’anni. Il tetto della rocca crollò alla fine del XVIII secolo e tutt’oggi si presenta come allora.

    Dalla rocca si gode un paesaggio molto suggestivo: le rovine, modestamente conservate, sono circondate da un esteso prato collinare puntinato di  croci gaeliche. Queste ultime testimoniano un’antica abitudine irlandese di ricavare tombe tra (e talvolta nelle) rovine delle antiche Chiese in un ordine apparentemente casuale.

    Cashel è notevolmente apprezzata dai fotografi per la scenografia della rocca e per la mutabilità del paesaggio circostante, soprattutto durante il cambio delle stagioni.